Storia di un sequestro di un
prodotto
A maggio la guardia di finanza
visita un rivenditore e fa un sopralluogo visivo sui prodotti. Ciò significa
che guarda le marcature apposte sul prodotto stesso, la documentazione
che accompagna i prodotti, le relative etichette sul packaging..
A questo punto i finanzieri
pongono sotto sequestro tutti i prodotti presenti nel magazzino che non
presentano i requisiti minimi di conformità documentale.
Quali sono questi requisiti:
a. Manuale
di uso e manutenzione o etichettatura sul packaging con tutte le avvertenze e
modi di uso corretto
b. Marcatura
CE sul prodotto completa di tutte le informazioni obbligatorie previste dalla
direttiva specifica
Vista la totale mancanza di
queste informazioni la guardia di finanza pone sotto sequestro i prodotti e
procede all’approfondimento. Quindi ne preleva 5 a campione per inviarli a un
laboratorio accreditato per eseguire test. In questo caso i test eseguiti sono
basati sulla 60335 e sulla 60695 in quanto sono prodotti elettrici ad uso
domestico.
Il prodotto in questione non
passa alcuni test scelti dal laboratorio, in
particolare accerta che la plastica dell’involucro non è autoestinguente..
Siamo quindi nella situazione di due relazioni negative, una della guardia di
finanza sull’aspetto documentale e un test report negativo del laboratorio.
Il magistrato dispone la
distruzione della merce e una sanzione di 90
mila euro.
Per difendersi dalla multa e
dalla distruzione del prodotto veniamo incaricati come CTP. Procediamo quindi
alla stesura della nostra relazione in cui evidenziamo tutte le scelte fatte
senza contraddittorio e spesso non corrette per assenza totale di informazioni
e alla richiesta contemporanea di
dissequestro di 5 campioni da far analizzare di
grande fretta a nostra volta da un laboratorio accreditato.
Forse
Il prodotto verrà comunque distrutto.
Ma con la nostra difesa formale aiutiamo comunque il
nostro cliente a evitare almeno la sanzione
pecuniaria.