Per vendere nell’UE prodotti elettrodomestici da cucina
dobbiamo considerare due rischi principali, l’alterazione dei cibi e il rischio
elettrico.
Con la norma CEI EN 60335-2-14 garantiamo la sicurezza del
prodotto dal punto di vista elettrico.
La sicurezza degli apparecchi da cucina con alimentazione
elettrica a tensione nominale non superiore a 250V come mescolatori, sbatticrema, sbattiuova,
frullatori, macchine per setacciare, zangole, macchine per gelato,
spremiagrumi, estrattori centrifughi per frutta e verdura, tritacarne, trafile
per pasta, estrattori del succo di bacche, affettatrici, taglia fagiolini,
sbucciapatate, macchine per grattugiare e sminuzzare frutta e verdura,
affilacoltelli, apriscatole, coltelli, apparecchi per la preparazione di
alimenti, macinacaffè e polverizzatori.
Non si applica nel caso gli apparecchi siano destinato ad un
uso professionale per il trattamento dei cibi per uso commerciale ed
industriale.
L’uso di apparecchi
da cucina nei Bed & Breakfast è considerato un uso domestico.
Si considerano i pericoli comunemente incontrati usando
questi apparecchi in casa e nelle sue vicinanze e sono escluse affettatrici con
lama circolare inclinata più di 45°, tritarifiuti, macchine per gelato con
compressore incorporato.
Deve essere usata in congiunzione con la EN 60335-1.
Per quanto riguarda invece la sicurezza alimentare dobbiamo
essere sicuri di cosa rilasciano tutti i materiali a contatto con gli alimenti.
Per fare ciò l’USMAF prende dei campioni e li analizza. Il
controllo si verifica in tre fasi:
a.
Documentale
b.
Identita
c.
Campione
Il test di rilascio viene effettuato lasciando immerso il
campione in un Solvente simulante come ad esempio l’ acqua distillata a Contatto
statico per 24 h a 40°C.
Il valore di migrazione globale in acqua distillata rispetta
il limite di 50 mg/kg stabilito dal DM 21/03/1973 come richiesto dal DM
06/04/2004N° 174.
I valori di migrazione specifica dei composti rame, piombo e
manganese non rispettano i limiti del D.lgs 31/2001.