Controllo Documentale

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giovedì 26 aprile 2012

Trasporto Pneumatico Granuli Rischio Esplosione Atex Direttiva Macchine

Con la marcatura delle apparecchiature istallate e la Dichiarazione di conformità conseguente, il fabbricante ha eseguito tutte le verifiche necessarie per la conformità alle Direttive, ed in particolare ha:
•    Definito i limiti e le condizioni d’uso
•    Individuati i pericoli presenti
•    Effettuata la valutazione dei rischi conseguenti ed applicato tutte le misure necessarie previste ad esempio
     dalla EN 12100:2010
•    Effettuato i necessari test richiesti dalle norme armonizzate applicate

Nel caso in questione, ha definito (cfr  manuale di uso e manutenzione) come uso proprio l’utilizzo per generare aria secca per essiccare GRANULI DI MATERIE PLASTICHE SCORREVOLI (classificazione come definito in ISO 3435), inoltre ha valutato soddisfatto in particolare il RESS relativo al rischio esplosione ”provocato dalla macchina stessa o da gas, liquidi, polveri, vapori od altre sostanze prodotti o utilizzati dalla macchina”.
Ciò risulta soddisfatto anche dall’ispezione visiva effettuata per:
a.    la presenza continua assicurata di eccesso d’aria in tutte le zone delle apparecchiature;
b    per la messa a terra e la continuità assicurata in tutte le parti della apparecchiatura (secondo EN 60204), richiesto anche dal RES 1.5.2 citato sopra.
c.    Le procedure di pulizia definite nel manuale di uso e manutenzione.

Quindi non risulta in alcun modo applicabile la Direttiva 94/9 CE poiché:
1.    Il rischio esplosione è già stato valutato ed escluso con la Direttiva macchine
2.    L’ambiente in cui è posta l’apparecchiatura non è zona classificata secondo la 99/92 CE
3.    Al suo interno – se pur casualmente in presenza di atmosfera esplosiva – non presenta potenziali sorgenti di rischi di innesco proprie.

A supporto di ciò si citano due pubblicazioni “ufficiali”:
     Nella Guida alla certificazione ATEX emessa da ISPELS (D-ATX-001, unità di certificazione ATEX – dipartimento di omologazione e certificazione) a pag. 18 si spiega che:

    NOTA 1: E' possibile l'esistenza di pericoli di scariche elettrostatiche che dipendono ad esempio dalle proprietà delle polveri contenute e da altre condizioni di esercizio. In questi casi le eventuali sorgenti di natura elettrostatica non vengono considerate come potenziali sorgenti di innesco proprie. In ogni caso questo tipo di rischio deve essere valutato e controllato dall'utilizzatore nell'ambito della direttiva 99/92/CE.
   
    Nel nostro caso la presenza di massa prevalente di granulo rispetto alla polvere comporta anche una diluizione della polvere stessa e quindi una minore probabilità di formazione di atmosfera esplosiva.
    Comunque la valutazione del rischio esplosione deve essere eventualmente effettuata dall’utilizzatore nell’ambito della 99/92 CE e del TUS 81/08  titolo XI.

Nella Guida emessa dalla Commissione Europea “Application of the directive 94/9/EC to Filter Units and Vented Silo bins - revised version
Filtro o silo privo di parti mobili o materiale elettrico all'interno ed è situato in una zona non pericolosa  -
Si trova la Conclusione:
Questi filtri o sili sono esclusi dal campo di applicazione della direttiva 94/9/CE.
I rischi elettrostatici possono essere generati dalle superfici d'isolamento interne al filtro, dagli elementi filtranti o dagli scarichi del cono nei sili. Questo rischio può correlato alle proprietà della polvere che è raccolta e da altre condizioni di gestione.
Tali rischi elettrostatici non sono considerati fonti proprie di accensione e quindi sia i filtri sia i silo non ricadono nella definizione di apparecchio ai sensi della 94/9/CE.
I rischi elettrostatici possono essere coperti da altre direttive (direttiva macchine) quando il filtro fa parte di una macchina. In questo caso sarà il fabbricante della macchina che dovrà assicurare la sicurezza rispetto a tale fonte di accensione. In tutti i casi questi rischi devono essere controllati dall'utente in applicazione del Titolo XI, D.Lgs. n. 81/08.

REQUISITI DELLE LINEE DI TRASPORTO
In questo caso deve essere seguita correttamente l’applicazione della Direttiva 99/92 CE, evitando possibili sorgenti di pericolo (SE) durante il percorso e assicurando la continuità per evitare l’accumulo di cariche elettrostatiche (si può osservare quanto prescrive la Norma CEI EN 61340, come la più vicina, come misura prudenziale).