Relativamente alla domanda sul
riciclaggio, volevamo sapere se il simbolo riciclabile con sopra la scritta
"der grune punkt" o anche il simbolo del cestino (che alleghiamo) siano sostitutivi del simbolo
fatto a triangolo con dentro il numerino ed eventualmente una scritta (lo
riporto qui sotto)?
Nel caso non lo siano, dobbiamo
ad ogni ristampa aggiornare il vecchio simbolo con quello nuovo? Il numerino
dovremmo chiederlo al produttore dell'imballo?
Risposta
La normativa europea
sull’ecosostenibilità degli imballaggi nasce con la 94/62/CE poi modificata
negli anni.
Questa direttiva invita gli
stati a riciclare il più possibile. Parallelamente si è sviluppata la normativa
sui GPP che obbliga lo Stato Italiano a comprare prodotti ecosostenibili per la
pubblica amministrazione.
Hanno quindi stabilito dei
requisiti minimi ambientali per poter partecipare alle gare di appalto e tutti
questi simboli si sono diffusi.
Di fatto, come spiego qui sotto, questi simboli sono
simboli volontari e non obbligatori.
Imballaggi
Gli imballaggi del prodotto sono distinti in due tipologie:
• il contenitore primario, ovvero il recipiente (tubo, vasetto, bottiglia, ecc.) a diretto
contatto con il prodotto;
• il contenitore secondario, che rappresenta l’astuccio, la confezione di cartone, o altro che
racchiude l’imballaggio primario.
A questi possono essere aggiunti altri dispositivi esterni (es. fascetta,
cartellino, foglio istruzioni, ecc.), che possono essere allegati
al prodotto qualora non vi sia spazio sufficiente per riportare le informazioni
sui contenitori.
Gli imballaggi, a loro volta, possono essere di tipo CE o diversi
da quelli CE:
gli imballaggi CE sono conformi alla normativa comunitaria in materia di metrologia
poiché hanno superato appositi controlli relativi alla loro capacità effettiva
e, pertanto, possono circolare liberamente sul mercato comunitario; questi
imballaggi sono contraddistinti dal simbolo “℮” riportato vicino
all’indicazione della quantità.
Gli imballaggi di tipo diverso da quelli CE, avendo capacità diverse da quelle previste a livello
comunitario, non hanno subito i controlli metrologici; si identificano per
l’assenza del simbolo ℮ riportato vicino all’indicazione della quantità.
Il simbolo ℮ deve avere un altezza di almeno 3 mm e può essere riportata anche
solo sull’imballaggio secondario, omettendo quello primario, purché posta a
fianco dell’indicazione della quantità o nello stesso campo visivo.
Particolari tipologie di
imballaggi
Alcuni cosmetici (lacche, gel, spume da barba, ecc.) possono
essere confezionati in contenitori con generatore di aerosol, ovvero in recipienti di
metallo, vetro o materiale di plastica contenente un gas compresso, liquefatto
o disciolto sotto pressione che permette la fuoriuscita del contenuto sotto
forma di particelle solide o liquide in sospensione gassosa, sotto forma di
schiuma, pasta, polvere o allo stato liquido.
Su questa particolare tipologia di contenitori è obbligatorio
apporre la seguente dicitura, riportata esattamente nel seguente modo:
“Recipiente
sotto pressione. Proteggere contro i raggi solari e non esporre ad una
temperatura superiore a 50°C. Non perforare né bruciare neppure dopo l’uso”.
Inoltre, se il contenitore contiene componenti estremamente
infiammabili o facilmente infiammabili, è necessario anche riportare le
seguenti diciture:
- • non vaporizzare su fiamma o su un corpo incandescente;
- • conservare al riparo da qualsiasi fonte di combustione;
- • non fumare;
- • conservare fuori dalla portata dei bambini;
- • facilmente infiammabile, oppure estremamente infiammabile, seguito dal rispettivo pittogramma (D. Lgs. 52/1997).
il
pittogramma epsilon rovesciato relativo alla conformità del contenitore aerosol
alle specifiche sulla capacità fissate dal DPR 741/1982.
Corretto smaltimento
Sugli imballaggi o sulle etichette possono figurare indicazioni o
pittogrammi che invitano il consumatore ad una gestione “ecologicamente”
corretta del contenitore, al fine di facilitare la raccolta, il riutilizzo e il suo riciclaggio.
Sono indicazioni facoltative, poiché la legge comunitaria e
nazionale non prescrive alcun obbligo in merito, tuttavia largamente utilizzate
dagli operatori in modo volontario per facilitare le operazioni di smaltimento.
Il primo pittogramma riguarda le confezioni di carta o cartone,
mentre il secondo quelle di plastica.
Entrambi possono voler dire due cose: che l’imballaggio è
riciclabile ma non necessariamente riciclato, oppure che parte del materiale è
riciclato.
I numeri da 1 a 6 contenuti nel secondo marchio, indicano il tipo
di plastica utilizzata secondo un codice prestabilito. Il numero 7 indica che
il materiale non è riciclabile.
Non disperdere nell'ambiente
I pittogrammi "uomo/donna col cestino" indicano che la confezione deve essere dispersa nei contenitori
della raccolta differenziata.
I pittogrammi con il cestino che appaiono raffigurati in varie
modalità, quali ad esempio quelle sotto riportate, rappresentano un invito
generico a non disperdere
l’imballaggio nell’ambiente dopo l’uso; ci ricordano che i rifiuti
non vanno abbandonati ma riposti negli appositi contenitori, e possono essere
sostituiti o accompagnati da frasi descrittive quali “non disperdere
nell’ambiente”. Sono anche questi di carattere volontario.
Il diffusissimo simbolo dell’omino stilizzato che usa il cestino è
stato reso obbligatorio in Italia in sostituzione della dicitura “non
disperdere nell’ambiente dopo l’uso” dal DM 28/6/1989. Il marchio aveva come
scopo quello di incoraggiare lo smaltimento responsabile degli imballaggi o dei
prodotti dopo l’uso. La legge è stata abrogata nel 2002 per incompatibilità con
le vigenti disposizioni della comunità europea, tuttavia il simbolo è ancora
usato su base volontaria da molti produttori e rappresenta uno dei simboli più
frequenti, pur non essendo obbligatorio in nessun Paese del Mondo.
Punto Verde - Green Dot
Questo simbolo indica che il produttore aderisce ai consorzi,
previsti dalla legge, per organizzare il recupero e il riciclaggio degli
imballaggi.
Un altro dei simboli ambientali che spesso vediamo
sull’imballaggio è il cosiddetto “punto verde” (“green dot”) che si può trovare
su alcuni prodotti anche in altre combinazioni di colore. In pratica indica che
il produttore partecipa a consorzi preposti al recupero e al riciclaggio degli
imballaggi. Spesso si leggono sugli imballaggi frasi quali “imballaggio
ecologico”, “amico dell’ambiente”, “non inquinante”. Questo tipo di
affermazioni ambientali non dovrebbero essere usate perché essendo troppo
vaghe, possono trarre in inganno il consumatore. In Italia indica il CONAI e ne richiede l’iscrizione.
Materiale Imballaggio
Questi simboli specificano il materiale utilizzato per la
confezione. Le sigle più frequenti sono:
ACC: indica che il contenitore è in acciaio (banda stagnata) e può
essere messo nei contenitori per la raccolta differenziata delle lattine.
AL: indica che il contenitore è di alluminio e può essere messo
nei contenitori per la raccolta differenziata delle lattine.
CA: indica che si tratta di carta accoppiata a materiale non
riciclabile e pertanto deve essere buttata nei rifiuti misti.
PE: indica che la plastica è composta da polietilene.
PET: indica che la plastica è composta da polietilenereftalato.
PP: indica che la plastica è composta da polipropilene.
PS: indica che il contenitore è di polistirolo.
PVC: indica che la plastica è composta da polivincloruro.
VE:
indica che il contenitore è di vetro.
Riciclabilità
Per indicare la riciclabilità del materiale (indicazione che è di
tipo volontario) occorre utilizzare una precisa simbologia prevista da norme
tecniche; si può
usare una frase descrittiva (“imballaggio riciclabile”) oppure il
ciclo di Mobius.
Questo simbolo costituisce una asserzione auto-dichiarata: quanto
dichiarato è di responsabilità del dichiarante stesso e non viene verificato da
un organismo indipendente.
Se il simbolo è accompagnato da un valore percentuale, posto al
suo interno o all’esterno nelle immediate vicinanze, è un’asserzione di
contenuto riciclato.
Altri simboli
Altri simboli, quali i due sotto riportati, sono invece utilizzati
per invitare a comprimere il contenitore prima di inserirlo nel cassonetto, in
modo da diminuire lo spazio occupato. Nel caso delle bottiglie si riduce così
di circa un terzo il volume; questo è importante soprattutto per i materiali
che non vengono riciclati, in quanto l’unica accortezza che possiamo attuare
per diminuire il loro impatto ambientale è ridurne il volume appiattendoli.
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