Presenza di polveri e ATEX:
Se si hanno depositi di polvere e la
temperatura dei depositi di polvere aumenta, può verificarsi l'autoaccensione
della sostanza infiammabile allo stato di polvere.
Se le polveri depositate vengono sollevate in modo vorticoso, sussiste
il pericolo d'esplosione. Questo cresce con il diminuire della granulometria,
poiché la superficie di contatto con l’ossigeno dell’aria diventa più estesa.
Capita che esplosioni di polveri si verifichino in conseguenza della
turbolenza di strati di polveri in lenta combustione, che possono quindi innescarsi
da sole.
Anche esplosioni di miscele di aria-gas o di aria-vapore possono causare
il sollevamento vorticoso di polvere, per cui spesso l'esplosione di gas
comporta l'esplosione di polvere.
Il pericolo di un'esplosione si riduce con l'impiego di apparecchi
adeguati secondo la loro idoneità di protezione. La designazione della
categoria di apparecchi riflette l'efficacia della protezione antideflagrante e
dà quindi un'indicazione sull'impiego in corrispondenti aree a rischio
d'esplosione.
La pericolosità di atmosfere di polveri potenzialmente esplosive e la
scelta delle corrispondenti misure protettive viene valutata in base a grandezze
caratteristiche delle sostanze coinvolte.
Le polveri sono classificate secondo due loro proprietà riferite alla
sostanza che le compone:
■ Conduttività :
Sono definite come conduttive le polveri con una resistenza elettrica
specifica fino a 103 Ohm per metro.
■ Infiammabilità:
Le polveri infiammabili si distinguono per il fatto che possono bruciare
in aria e che formano insieme all'aria miscele esplosive alla pressione
atmosferica e con temperature da -20° Celsius a +60° Celsius.
La grandezze caratteristiche con le polveri sollevate vorticosamente
sono ad esempio la energia
minima d'innesco e la temperatura d'innesco, mentre per le polveri depositate è la temperatura di lenta combustione.
Quali fattori possono provocare un innesco?
■ Superfici calde
■ Compressione adiabatica
■ Ultrasuoni
■ Radiazioni ionizzate
■ Fiamme aperte
■ Reazione chimica
■ Radiazioni ottiche
■ Radiazioni elettromagnetiche
■ Scariche elettrostatiche
■ Scintille originate da
sfregamento o urto
■ Scintille elettriche e archi voltaici
ATEX dovute a gas/vapori, nebbie o polveri manifestano proprietà di
accensione e combustione analoghe quali:
• Limiti di
esplodibilità (LEL, UEL)
• Velocità di
combustione laminare
• Relazione tra la
velocità di combustione laminare e grado di turbolenza
• Fenomeno della
detonazione
• Pressione di
combustione adiabatica a volume costante
• Minima energia di
ignizione
• Temperatura di
accensione per date condizioni sperimentali
Tali analogie hanno fatto sì che
i pericoli generati da gas/vapori, nebbie o polveri siano spesso trattati in modo analogo: ma tali valutazioni
risultano tuttavia non completamente corrette
Ad esempio:
Il convogliamento di gas
all’interno di impianti si può realizzare in assenza di comburente mentre
il convogliamento delle polveri prevede sempre la presenza di aria
È impossibile tenere sotto
controllo la concentrazione delle polveri all’esterno dei limiti LEL, UEL a causa della possibilità di
formazione locale di strati che, se sollevati, possono possedere una
concentrazione completamente interna al campo di esplodibilità