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mercoledì 19 settembre 2012

Marcatura CE Linea Vita Ganci e Funi - Attrezzature per lavorare in quota

Linea Vita Ganci e Funi - Attrezzature per lavorare in quota


Per intervenire su attrezzature e strutture poste in quota è necessario che l’operatore possa assicurare l’imbracatura (Dispositivo di protezione individuale) su un accessorio sicuro, un dispositivo anticaduta la cui progettazione e realizzazione sia corretta.
In pratica un sistema anticaduta si compone dei seguenti elementi:
L’imbracatura, del tipo bretelle e cosciali, rispondente ai RES (requisiti essenziali di sicurezza) della Direttiva 89/686 CE relativa ai DPI (dispositivi di protezione individuale)ed alle Norme attinenti, opportunamente certificata;
Il collegamento, i punti di ancoraggio e i relativi connettori.
I dispositivi di ancoraggio e i punti di ancoraggio sono fondamentali e sono suddivisi in classi e categorie. I punti di ancoraggio possono essere isolati (per consentire il camminamento sulla copertura tramite doppio cordino o tramite dispositivo retrattile) o “linee vita”( tramite doppio binario o tramite singola fune).
Per quanto riguarda i punti di ancoraggio bisogna constatare che la problematica di come progettare, fabbricare, identificare e usare questi sistemi non viene affrontata in maniera organica dalla normativa vigente. Le aree di sovrapposizione e possibile confusione sono molte.
Le direttive in ballo sono essenzialmente due: quella sui DPI (Dispositivi Di Protezione Individuale – 89/686 CE e  DLgs 475/92) e quella sui Prodotti da costruzione (Regolamento DPR 246/93 di attuazione della 89/106 CE).
Le Norme tecniche sono anch’esse sostanzialmente ripartibili in due gruppi : la UNI EN 795 e le UNI EN 516 e 517.
Il problema sta nel fatto che bisogna distinguere l’ancoraggio in base alla sua applicazione:
Se è mobile (trasportabile, installabile e rimovibile) o se è fisso (permanente)
Se rimane ad uso della persona
Se serve a supporto di altre strutture, come le scale
Se l’ancoraggio è mobile e trasportabile a cura dell’operatore, ricade nei DPI.
Se è l’ancoraggio è fisso dovrebbe ricadere nella DPC, ma la marcatura è possibile solo se esiste la norma tecnica armonizzata o il Benestare tecnico. E non sempre la Norma armonizzata l’ETAG esistono. Allora rimane in ultima istanza – da non tralasciare – la Direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti.
Quindi i passaggi per collocare la propria produzione/importazione riguardano:
a) Dispositivi di ancoraggio (UNI EN 795)
b) Accessori per coperture (UNI EN 516-517)
c) Marcatura
La UNI EN 795 specifica i requisiti, i metodi di prova, le istruzioni per l’uso e la marcatura di dispositivi di ancoraggio progettati esclusivamente per l’uso con i DPI anticaduta, e li classifica in cinque classi. Di queste tre riguardano dispsositivi fissi, e due provvisori portatili.
Le UNI EN 516-517 riguardano accessori per coperture e comprendono le installazioni per l’accesso al tetto ed i ganci di sicurezza da tetto.
Queste ultime due sono Norme armonizzate e quindi consentono la marcatura CE secondo la direttiva prodotti da costruzione.
Invece la UNI EN 795 è una norma condivisa, armonizzata in parte e non gode di benestare tecnico. Nella GUCE C 176/1 relativa alle norme armonizzate per la Direttiva prodotti da costruzione, questa norma non compare. Mentre compare nella GUCE C 45/1 (16 febbraio 2012) per le classi B ed E. Quindi quelli di classe A, C; D non possono essere marcati CE.

Quindi si risponderà alla Sicurezza generale dei prodotti in modo generale, ma soprattutto alla 2009/104 CE sui requisiti minimi di sicurezza per l’uso delle attrezzature di Lavoro.
Nelle premesse infatti cita espressamente: “ I lavori in quota possono esporre i lavoratori a rischi particolarmente elevati per la loro salute e sicurezza, in particolare a rischi di caduta da luoghi di lavoro in quota e ad altri gravi infortuni sul lavoro, che rappresentano una percentuale elevata del numero di infortuni, soprattutto per quanto riguarda quelli mortali.”