La marcatura CE di un elettrodomestico cosa comporta in
pratica?
Un tostapane, una
lavatrice, un microonde, una cappa di aspirazione e così via, quali requisiti
devono rispettare?
Innanzitutto bisogna
consultare la Norma armonizzata UNI EN 60335-1, che definisce le norme generali
per la sicurezza di queste apparecchiature e la cui rispondenza assicura anche
la conformità a quanto prescrive la direttiva bassa tensione.
·
Alla base di
tutti i ragionamenti bisogna considerare che questi apparecchi devono essere
progettati e realizzati in modo che siano sicuri specialmente in caso di uso
anomalo e negligente, rispetto all’utilizzatore e alle persone che si trovano
vicine.
·
Questo tipo
di sicurezza deve essere assicurata eseguendo veri e propri test, che vanno desunti
dalle norme armonizzate specifiche. I test vanno eseguiti su un numero di
esemplari sufficiente e definito nella norma. Questi test vanno eseguiti nelle
condizioni più sfavorevoli che possano presentarsi.
·
Deve essere
assicurato un corretto grado di protezione, in funzione del modo d’uso e della
classe dell’apparecchio. Questo poi consente di eseguire una corretta
definizione dei contenuti da mettere nella targa CE di marcatura.
·
Devono essere
assicurate tutte le informazioni e le indicazioni necessarie desumibili dalla
norma
I rischi da cui
proteggere l’utilizzatore riguardano in particolare le protezioni contro
l’accesso a parti in tensione (attenzione alle lampade interne!) – i
provvedimenti per evitare che si raggiungano temperature eccessive (attenzione
agli incassi) – le misure per resistere all’umidità in accordo con la
classificazione dell’apparecchio – di protezione contro la ruggine e così via.
Poi bisogna provvedere a
proteggere l’utente dai pericoli meccanici, da guasti del software, da rumore
vibrazioni e così via.
Nessun commento:
Posta un commento