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mercoledì 19 settembre 2012

Recipiente o insieme a pressione: relazione tecnica per la verifica di riqualificazione periodica dm 329/2004 – art. 10 ss

Recipiente o insieme a pressione: relazione tecnica per la verifica di  riqualificazione periodica  (dm  329/2004 – art. 10 ss)


Per facilitare l’ente di controllo nelle fasi della verifica e soprattutto per predisporre tutto in modo che la verifica abbia esito positivo, è opportuno preparare una relazione che segua punto per punto quanto deve essere verificato, mettendo in evidenza quanto da fare – prima della verifica - o che è stato fatto.
Ad esempio si può predisporre un documento così articolato:
Indice
Premessa  (dal Dm 329)
Il Processo
Descrizione Dell’insieme
Dati Generali - Classificazione (Schede Allegate)
Precedenti Verifiche - Documentazione
Allarmi – Blocchi Accessori Di Sicurezza
Se opportuno: Verifica Dei Ress Applicabili (allegato)
Se opportuno: Valutazione Dei Rischi (allegato)


Le operazioni di verifica da svolgere sull’apparecchiatura in pressione corrispondono a quanto definito nel DM 329/2004 secondo la periodicità definite sulla base dell’All. II della PED.
Per verifiche di riqualificazione s'intendono sia le  verifiche d'integrita' sia le verifiche di funzionamento.
Nota: Le verifiche relative agli accessori di sicurezza e di quelli a pressione seguono la stessa periodicità dell'attrezzatura a pressione cui sono destinati o con cui sono collegati.

Art.12. Verifiche di integrita' in occasione delle verifiche periodiche 
1. La verifica di integrita' consiste nell'ispezione delle varie membrature mediante esame visivo eseguito dall'esterno e dall'interno, ove possibile, in controlli spessimetrici ed eventuali altri controlli che si rendano necessari a fronte di situazioni evidenti di danno. 
2. Ove nella rilevazione visiva e strumentale o solamente strumentale si riscontrano difetti che possono in qualche modo pregiudicare l'ulteriore esercibilita' dell'attrezzatura, vengono intraprese, per l'eventuale autorizzazione da parte del soggetto preposto, le opportune indagini supplementari (ad esempio calcolo per la verifica di stabilità) atte a stabilire non solo l'entità del difetto ma anche la sua possibile origine. Cio' al fine di intraprendere le azioni più opportune di ripristino della integrità strutturale del componente, oppure a valutarne il grado di sicurezza commisurato al tempo di ulteriore esercibilità con la permanenza dei difetti riscontrati. 

Art.13. Verifica di funzionamento in occasione delle verifiche periodiche 
1. La verifica di funzionamento consiste: 
a) nella constatazione della rispondenza delle condizioni di effettivo utilizzo con quanto indicato nella dichiarazione di messa in servizio, nelle istruzioni d'uso del fabbricante e nell'attestazione nella dichiarazione di messa in servizio; 
b) nella constatazione della funzionalita' degli accessori di sicurezza. La verifica di funzionalita' dei predetti accessori di sicurezza puo' essere effettuata con prove a banco, con simulazioni, oppure, ove non pregiudizievole per le condizioni di esercizio, determinandone l'intervento in opera. In particolare per le valvole di sicurezza, la verifica puo' consistere nell'accertamento di avvenuta taratura entro i limiti temporali stabiliti dal fabbricante e comunque entro i limiti relativi alle periodicita' delle verifiche di riqualificazione

Esempio di Premessa 
L’insieme denominato P343, identificato come: Matr. Fabbricante ---- - Matr. Costr. ------- - Matr. INAIL ------- –non soggetto a marcatura CE perché di messa in funzione antecedente - , è stato verificato secondo quanto previsto dal TU 81/08, art. 71 All VI e classificato quanto previsto dal DM 329/04.

È stata quindi verificata la conformità dell’apparecchiatura ed è stata eseguita la Valutazione del rischio (secondo UNI EN ISO 12100:2010), che viene poi riportata in allegato.
Dal punto di vista del TU 81/08 sono stati valutati i rischi di origine meccanica, termica, elettrica e fisica.

Dal punto di vista del DM 329/04 sono state effettuate le seguenti operazioni:
- Classificazione dell’insieme, tenendo conto delle categorie definite dall’All. II del D Lgs 93/2000 (in allegato);
- Determinazione degli intervalli di verifica periodica;
- Richiesta di verifica per la riqualificazione periodica dell’insieme.

Esempio di Descrizione: 
A seguito della verifica di integrità da parte della ASL è stata eseguita l’ispezione visiva interna e, ai sensi dell’art. 12 del DM citato, sono stati eseguiti i controlli spessimetrici. Tali controlli (allegati) hanno evidenziato in alcuni punti uno spessore del mantello inferiore ai dati di progetto. Pur valutando tali difformità probabilmente dovute a fatti costruttivi e di fabbricazione, e non dovuti ad usura o corrosione, si è proceduto ad una verifica di stabilità del mantello stesso. 
Altri rischi dovuti a temperature o pressioni sono stati valutati attentamente e ritenuti accettabili. In particolare si è valutato il problema della temperatura minima raggiungibile dall’interno della camera e della correttezza dell’installazione relativamente alla pressione nel circuito di raffreddamento (schede di rischio allegate).

Per quanto riguarda la verifica di funzionamento (art. 13) vengono fornite le seguenti informazioni:
la rispondenza delle condizioni di utilizzo viene riscontrata nella rispondenza delle condizioni di uso con il manuale fornito dal costruttore e dallo schema di principio allegato;
la VDS è stata sostituita in giugno 2012;
la funzionalità dei blocchi e delle sicurezze viene verificata ad ogni intervallo di manutenzione preventiva, di scadenza massima annuale.